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Acquacoltura biologica: nuovi orientamenti della Commissione europea per uno sviluppo del settore ed un miglioramento dell'impronta ecologica.

Sostenibilità e resilienza: per essere veramente verdi, bisogna pensare blu.
Lo scorso 17 maggio la Commissione europea ha avanzato una comunicazione importante alle principali istituzioni UE per la tutela dei nostri mari e delle nostre coste. Tra i contenuti, anche nuovi orientamenti strategici in materia di acquacoltura biologica. 

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Sostenibilità e resilienza: per essere veramente verdi, bisogna pensare blu.
Lo scorso 17 maggio la Commissione europea ha avanzato una comunicazione importante alle principali istituzioni UE per la tutela dei nostri mari e delle nostre coste. Tra i contenuti, anche nuovi orientamenti strategici in materia di acquacoltura biologica. 

L'acquacoltura biologica, pur essendo un settore relativamente nuovo, presenta un notevole potenziale di crescita per i Paesi UE ed è sempre più rilevante nel sistema alimentare europeo.
Con gli orientamenti adottati, l’acquacoltura vuole contribuire ad un'impronta climatica e ambientale più sostenibile rispetto alle attività terrestri.
Il consumo di prodotti ittici è ancora sommerso in gran parte dalle importazioni, che rappresentano circa il 60 % dell'offerta totale. Solo il 10 % del consumo di frutti di mare nell'Unione proviene dall'acquacoltura dell'UE, il che rivela un potenziale di crescita considerevole. 
 
L’obiettivo generale è quello di ridurre la dipendenza dalle importazioni di prodotti ittici e creare più posti di lavoro, soprattutto nelle regioni costiere.
Gli orientamenti uniscono Commissione, Stati membri e portatori di interessi verso la carreggiata comune del Green Deal europeo e in particolare alla strategia "Dal produttore al consumatore".
Gli orientamenti sono stati stabiliti insieme agli Stati membri dell'UE e ai portatori di interessi.
Sono quattro gli obiettivi specifici connessi allo sviluppo dell'acquacoltura nell'Unione:
• sviluppare resilienza e competitività;
• partecipare alla transizione verde;
• garantire l'accettazione sociale e informazioni ai consumatori;
• rafforzare le conoscenze e l'innovazione;
• sostenere la produzione acquicola avvalendosi di una parte dei fondi disponibili nel quadro del Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura (FEAMPA).
 
Quali sono gli ambiti delle azioni specifiche previste dagli orientamenti?
• accesso allo spazio e all'acqua;
• salute umana e animale;
• prestazioni ambientali;
• cambiamenti climatici;
• benessere degli animali;
• quadro normativo e amministrativo;
• comunicazione sull'acquacoltura dell'UE.
 
A differenza della pesca, l'acquacoltura non è un settore di competenza esclusiva dell'UE, tuttavia è previsto un sistema di coordinamento strategico della politica dell'acquacoltura nell'UE.
La Commissione invita gli Stati membri dell'UE a tenere conto di questi nuovi orientamenti nei loro piani strategici nazionali pluriennali per lo sviluppo del settore acquicolo.
 

Un'economia blu sostenibile europea
 
Gli orientamenti in materia di acquacoltura sono parte del più ampio approccio per un'economia blu sostenibile nell'UE per le industrie e i settori connessi agli oceani, ai mari e alle coste, la comunicazione della Commissione europea inviata il 17 maggio scorso al Parlamento europeo, al Consiglio dell'UE, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni per contribuire ad una ripresa verde e inclusiva dalla pandemia.
Protezione ambientale e attività economiche procedono di pari passo.
Per realizzare un'economia blu sostenibile è necessario investire in tecnologie innovative, nell’energia del moto ondoso e delle maree, nella produzione di alghe. Un focus di rilievo è quello delle energie rinnovabili offshore, della decarbonizzazione del trasporto marittimo e dell'inverdimento dei porti.
 
La comunicazione definisce un programma dettagliato per:
• utilizzare un mix di nuove energie, in particolare quella oceanica sostenibile che includa energia eolica galleggiante, energia termica, energia del moto ondoso e delle maree e che potrebbe generare un quarto dell'elettricità dell'UE nel 2050;
• passare a un'economia circolare, riducendo la dispersione di plastica e microplastiche;
• preservare la biodiversità e investire nella natura;
• sostenere l'adattamento ai cambiamenti climatici e la resilienza delle zone costiere – come lo sviluppo di infrastrutture verdi nelle zone costiere;
• garantire una produzione alimentare sostenibile attraverso, appunto, l'adozione degli orientamenti strategici dell'UE per un'acquacoltura sostenibile illustrati precedentemente;
• migliorare la gestione dello spazio marittimo attraverso la creazione di un "nuovo forum blu degli utenti del mare" volto a coordinare il dialogo tra operatori del settore offshore, portatori di interessi e scienziati impegnati in settori quali pesca, acquacoltura, trasporti marittimi, turismo, energie rinnovabili e altre attività per stimolare uno scambio cooperativo per l'uso sostenibile dell'ambiente marino.
 
Commissione europea, Banca europea per gli investimenti e Fondo europeo per gli investimenti (FEI) sosterranno tale transizione.
Esempi di interventi finanziari sono costituiti dalla piattaforma "BlueInvest" e dal nuovo fondo BlueInvest del nuovo Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura 2021-2027.
 

 
Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia
europedirect@regione.lombardia.it

Data di pubblicazione: 23/02/2024

Data ultima modifica: 23/02/2024